Tragedia di Gaza

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Foto in primo piano: Gaza | © hosny salah da Pixabay

Prima di tutto, ogni singolo morto in questa guerra è di troppo! Non importa se sei israeliano, ebreo, palestinese, musulmano o qualsiasi altra persona! La cosa assolutamente terribile di tutta questa tragedia è che questa guerra, che è stata provocata, se non dalla comunità internazionale - come cercherò di spiegare di seguito - è stata ben preparata a lungo termine e poi innescata come previsto e ora con quasi piena gravità da condurre.

Da decenni ormai troppi palestinesi vivono nei campi profughi o rinchiusi a Gaza. Si tratta certamente di un caso unico al mondo e le sue ragioni necessitano di un urgente e completo chiarimento! Le espulsioni nella storia rientrano probabilmente tra i crimini umani, purtroppo del tutto normali, anche noi tedeschi siamo diventati vittime dal 1945 in poi, senza mettere in discussione la nostra colpa di guerra; Nel frattempo, la stragrande maggioranza degli sfollati in quel momento e i loro discendenti hanno probabilmente trovato una nuova casa in altre parti del mondo. E allora bisogna semplicemente chiedersi perché i palestinesi vivano ancora nei campi o restino a Gaza in numero molto sproporzionato, dato che i loro vicini nel mondo arabo non solo hanno abbastanza spazio, ma soprattutto c’è anche bisogno di lavoratori, che ora provengono, tra l’altro, dalla Cina o dall’India senza alcuna riserva.

È possibile che il mondo arabo ami o odi i palestinesi tanto quanto gli ebrei? L’unica cosa che sarebbe peggio è se le persone che vivono in questi campi e a Gaza servissero agli arabi esclusivamente come armi umane in modo che ad un certo punto possano distruggere gli ebrei nel loro insieme.

In ogni caso, negli ultimi decenni, Gaza si è trasformata in un incomparabile complesso edilizio che non solo è delimitato da tutti i lati, ma i cui ingressi sono all’epoca meglio monitorati rispetto alla cortina di ferro. Tutte le persone coinvolte sono molto responsabili di questo avvenimento! Dalle Nazioni Unite alle organizzazioni umanitarie internazionali e soprattutto dai paesi della regione araba al nostro mondo occidentale, Gaza è stata consapevolmente trasformata in un moderno teatro di guerra nello scenario peggiore immaginabile militarmente. Anche medici, pastori, preti e imam non solo hanno assistito, ma hanno anche sostenuto con tutti i mezzi a loro disposizione - si può, anzi si deve presumere che queste persone siano caratterizzate esclusivamente da un profondo antisemitismo.

Gaza è ora quasi un unico complesso edilizio, che si estende su innumerevoli piani, dai grattacieli ai tunnel più profondi, per un totale di 360 km² di terreno di guerra urbana. E come già descritto, lì vivono più o meno più di 2 milioni di persone - in realtà una zona militare vietata!

Ma non basta. Sotto gli occhi di tali organizzazioni umanitarie e governative, le strutture militari e civili in questa zona sono state così intrecciate che non è più possibile distinguerle. Le posizioni di combattimento, i bunker di comando e i depositi di armi si trovano negli asili nido e negli ospedali a tal punto che questo potrebbe essere un caso unico in tutta la nostra storia e nel mondo.

Quel che è peggio, è stato fatto ogni sforzo per rendere impossibile, per quanto ne sappiamo, la distinzione tra combattenti – persone a cui i soldati devono sparare – e non combattenti – persone a cui i soldati non sono autorizzati a sparare. E come dimostrano gli attuali atti di guerra, i residenti di Gaza di solito compiono atti di guerra coprendo i civili, che agiscono così come scudi umani.

E per rendere il mostruoso ancora più mostruoso, in modo del tutto sorprendente – non supponiamo che l’attuale governo israeliano lo abbia tollerato per continuare a vincere le elezioni – i terroristi palestinesi sono entrati in Israele il 7 ottobre 2023 e lì oltre 1 persone sono state torturate, violentate, mutilate. e poi assassinati, e per svelare tutta la perfidia, altri 100 civili furono rapiti a Gaza.

Da un punto di vista puramente militare, ci sarebbero solo tre soluzioni per Israele: in primo luogo, la resa immediata e l'emigrazione dal Levante con tutte le parti della popolazione: una soluzione assurda! In secondo luogo, la distruzione dei terroristi con armi a lungo raggio e, in terzo luogo, il completo isolamento di Gaza (= fame) finché tutti i terroristi non si arrenderanno.

La comunità internazionale ha costretto Israele ad una quarta soluzione (primato della politica). Cioè, un'invasione di Gaza, che infliggerà le maggiori perdite possibili agli israeliani, non salverà nemmeno molti degli ostaggi e porterà anche a massicce perdite tra la popolazione civile palestinese, come previsto in anticipo. Ma sta portando l’antisemitismo a nuovi livelli in tutto il mondo.

Le prime tre soluzioni avrebbero portato la pace nel Levante per anni, la quarta soluzione ora avviata destabilizzerà ulteriormente l’intera regione e causerà ancora più conflitti per molti anni a venire! L’antisemitismo dimostra ancora una volta di non conoscere né misericordia né alcun altro brandello di umanità!

Mentre scrivo queste righe, le persone continuano a morire senza senso a Gaza, proprio come troppe persone in tutto il mondo volevano e si preparavano da anni. Nel frattempo, le lacrime di coccodrillo scorrono a fiumi - e su tutti i canali mediatici!


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Visualizzazioni della pagina: 48 | Oggi: 1 | Conteggio dal 22.10.2023 ottobre XNUMX

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